Solo nel momento in cui ho visto la sagoma argentata del pesce brillare in superficie, ho realizzato di aver allamato una splendida orata.

Una sorpresa inaspettata, considerando che il nostro target era ben diverso. Eppure, sapevamo che, nonostante l’obiettivo principale fosse un altro, esisteva sempre la possibilità di ingannare questo magnifico sparide.

Eravamo a conoscenza della presenza di grossi cefali, estremamente sospettosi, e considerate anche le condizioni meteo marine abbiamo scelto un assetto di pesca leggero e minimale, in grado di trarre in inganno anche i pesci più diffidenti.

Nel dettaglio, ho utilizzato un galleggiante da 1 + 0,5 g con deriva in metallo, al quale ho aggiunto metà di una torpilla da 0,5 g.

La particolarità dei galleggianti pre-piombati, soprattutto quelli con deriva metallica, è la capacità di raggiungere ottime distanze di lancio e la possibilità di essere tarati con pochissimo piombo in lenza.

Per il filo, ho caricato la bobina del mio mulinello con nylon da 0,13 mm e ho costruito la lenza su uno spezzone di fluorocarbon da 0,10 mm. Ho completato il tutto con piombini n°12, legando un amo n°20 a circa 1 metro dall’ultima sfera di piombo.

Infine, ho utilizzato una canna bolognese ad azione light: perfetta per pescare con diametri sottili e gestire combattimenti delicati.

Ecco il video della cattura